Se Ben Che Siamo Donne
Dal 2016
Concerto di canti di lavoro delle donne dell’area padana
Voce: Grazia De Marchi
Chitarra e voce: Michela Cordioli
Violino, basso tuba, voce: Lorella Baldin
Fisarmonica e voce: Miriam Baldin
Il concerto ‘Se ben che siamo donne’ raccoglie i più celebri canti di lavoro delle donne dell’area padana.
Molti di questi canti sono stati raccolti da Grazia De Marchi dagli anni ’70 in poi; altri come La ibela la va al fosso e Sior paròn da le bele braghe bianche sono versioni cantate tante e tante volte nelle osterie o in compagnia, dalla stessa De Marchi, il cui ruolo (forse per età, ma più per vissuto storico) si fonde ormai con quello dei tanti testimoni della cultura popolare.
Grazia infatti nasce in questo mondo incontaminato (Paese perduto come direbbe Dino Coltro), a contatto con la terra a piè descalsi, tra i canti della sua nonna mondina, che sferruzzava durante i filò serali.
E continua a cercare questo contatto con le sue radici, anche quando, ormai insegnante e donna di città, si addentra nei paesini di montagna e di pianura per intervistare e raccogliere le voci di tanti personaggi ormai scomparsi. Ma la sua non è una ricerca puramente antropologica. Con questi incontri Grazia assorbe la linfa vitale delle radici culturali del mondo contadino, se ne appropria, diventando essa stessa testimone.
Oggi ripropone i canti del lavoro delle donne, un tema a lei molto caro (basti pensare al suo impegno nel sindacato CGIL), insieme a un gruppo di donne, Michela Cordioli alla chitarra, Lorella Baldin al violino e al basso tuba e Miriam Baldin alla fisarmonica.
Sono i canti che accompagnavano i lavori che le donne svolgevano in gruppo, nelle risaie in posizione curva, mentre il capo comandava in piedi con il bastone in mano, oppure nella filanda dove al suono di un fischio ‘il sangue cominciava a tremare’ per paura di essere multate.
E ancora al lavatoio, con toni più sereni perché si trattava di lavori di casa che però si svolgevano in compagnia di altre donne, con un sistema di collaborazione invidiabile al giorno d’oggi.
Non possono mancare i canti di protesta come Se otto ore e Se ben che siamo donne. Sono canti che dimostrano l’impegno sociale della donna nella storia, il suo coraggio e la sua capacità di battersi per i propri diritti.
Tutto questo per ricordare che la donna è sempre stata una forza della natura, che sapeva e sa ancora gestire contemporaneamente una casa, la famiglia e il lavoro; e per essere di ispirazione alle tante donne di oggi, che spesso si sentono smarrite di fronte ai cliché imposti dalla televisione e dai mass-media, dove sembra che la funzione della donna sia solo quella di ‘bella statuina’.
Grazia ci ricorda che noi donne siamo ben altro e lo dimostriamo in ogni nostro piccolo gesto.
Nel 2016 questo programma è stato inciso con etichetta Azzurra Music e distribuito con il giornale veronese L’Arena.
PROGRAMMA
CANTI DI RISAIA: L’amarezza delle mondine, Senti le rane che cantano, Bella ciao della risaia, Sior paròn da le bele braghe bianche
CANTI DELLE LAVANDARE: Dammi o bella il tuo fazzolettino, La ibela la va al fosso
CANTI DI PROTESTA: Se otto ore, Se ben che siamo donne
CANTI DI FILANDA: Ala matina bonora – La ibela la va in filanda, Quando sento il primo fischio, Mamma mia mi son stufa, E mi son chi in filanda